Serendipiti nella Cervicalgia e Lombalgia

Comunemente si pensa che cervicalgia e lombalgia siano due banalissimi disturbi…

Dott.ssa Giulia Papagni
Dott.ssa Giulia Papagni

Medico Fisiatra specializzata in riabilitazione, postura e deformità vertebrali, con esperienza nella ricerca sulla modificazione posturale in gravidanza e post partum.

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Comunemente si pensa che cervicalgia e lombalgia siano due banalissimi disturbi dell’età adulta e non solo che si verificano in caso di stress esagerato, postura scorretta mantenuta a lungo, ernie discali di entità più o meno grave, contratture muscolari prolungate nel tempo.

Spesso, però, si incorre nell’errore di sottovalutare questi campanelli d’allarme finendo per consigliare banalmente al paziente in questione di praticare semplicemente “fisioterapia” o “ginnastica”. Oppure, nella maggior parte dei casi, i pazienti in questione si sottopongono autonomamente a trattamenti “riabilitativi” osteopatici, manipolazioni o, alla peggio, a trattamenti con elettromedicali senza un adeguato controllo (TECAR, ionoforesi, laser, magnetoterapia) spesso incompatibili con le loro patologie di base (cardiopatie, tumori in atto o pregressi, chemioterapia, assunzione di anticoagulanti ecc.), bypassando una visita specialistica fisiatrica od ortopedica.

A tal proposito mi sono capitati 3 interessanti casi clinici, che definirei “storie di tutti i giorni”.

1° Caso clinico: “Oltre al danno la beffa”

Alessandro, 21 anni, si sottopone ad un allenamento intensivo in palestra senza controllo alcuno in quanto avrebbe sperato con tutto sé stesso di superare le selezioni fisiche del concorso per accedere all’arma dei Carabinieri. Purtroppo, però, il nostro Alessandro inizia ad accusare improvvisamente una sensazione di formicolio e perdita di sensibilità lungo il dermatomero L4-L5 con saltuari episodi di sciatalgia più o meno severa. inizia Si reca pertanto da un fisioterapista, suo amico, che a sottoporlo a varie manovre fisioterapiche oltre che a TECAR e massaggio senza alcun risultato soddisfacente. Decide dunque, su suggerimento del MMG, di eseguire una RMN lombare e si reca da me a visita. Purtroppo per Alessandro il quadro è più grave di ciò che avremmo potuto pensare: ernia discale espulsa e migrata cranialmente. Tutta la terapia a cui si era sottoposto Alessandro non era servita a nulla, avrebbe dovuto eseguire immediatamente una visita neurochirurgica con intervento di microdiscectomia e chissà se riuscirà mai più a realizzare il suo sogno con quella “cicatrice”.

2° Caso clinico: “Chi l’avrebbe mai detto!”

Sig. Giovanni, 84 anni, si reca nel mio ambulatorio per una lombalgia (tipica degli anziani). Inizio a raccogliere la sua anamnesi nei minimi dettagli: cardiopatico, Pacemaker, iperteso, obeso. Mi riferisce di aver già eseguito RMN lombare su indicazione del MMG: multiple alterazioni di tipo edemigeno della spongiosa vertebrale ossea di L4-L5 e sacrali multiple, protrusione discale L4-L5. All’esame obiettivo presenta algia alla digitopressione dei processi spinosi al passaggio lombo-sacrale di grado moderato –severo, deambulazione precauzionale. Cerco di indagare meglio le cause di quell’inusuale reperto e, ricostruendo la storia clinica del paziente, mi riferisce la figlia che il padre ha da sempre utilizzato come suo unico mezzo di locomozione la bicicletta, pertanto tutti quei sobbalzi e microtraumatismi continui subiti nel corso del tempo gli avevano provocato quella  ondizione clinica alquanto insolita.

3° Caso clinico: “Benedetta scoliosi!”

Sig. Paolo, 54 anni, musicista e insegnante al Conservatorio di contrabbasso, in anamnesi remota: ipertensione arteriosa. Si reca presso il mio ambulatorio per una insistente cervicalgia. All’esame obiettivo: ROM cervicale moderatamente limitato nei piani dello spazio, algia alla digitopressione dei processi spinosi a livello cervicale e parzialmente a livello dorsale, a livello dei muscoli trapezi superiori e paravertebrali bilateralmente. Tutto fa convogliare l’attenzione verso l’atteggiamento assunto per tempi prolungati dalla sua colonna vertebrale finalizzato a suonare il contrabbasso. Pertanto gli chiedo un RX della colonna cervicale (sede di dolore più intenso). Tuttavia il paziente esprime il desiderio di poter eseguire una radiografia di tutta la colonna alla luce della sua scoliosi da cui era affetto in età infantile, mai più controllata. Convengo. L’indomani il paziente mi contatta dicendomi di essere stato sottoposto ad RX colonna in toto come da accordi e a TC total body…Perché? Dalla radiografia si erano notate delle lesioni metastatiche vertebrali a livello cervicodorsale multiple e lesioni polmonari multiple come da tumore in atto. Paolo ha poi iniziato il suo lungo percorso chirurgico e riabilitativo per combattere il nascosto “male” e tuttora esclamiamo quando ripensiamo alla sua storia: “Benedetta scoliosi!”